Un nuovo tetto per Châtel II – Châtel-Saint-Denis

Un progetto unico in Svizzera

Al fine di sostenere la formazione di base e la formazione continua dei futuri specialisti policostruttori, swisspor Romandie SA ha incaricato le persone in formazione presso il centro professionale tecnico di Les Paccots (FR) di realizzare l’impermeabilizzazione del tetto della nuova fabbrica.

Collaborazione

50 policostruttori in formazione provenienti da 22 imprese edili della Svizzera occidentale specializzate nel campo dell’involucro edilizio hanno posato i sistemi di impermeabilizzazione e isolamento sul tetto della fabbrica di swisspor Romandie SA a Châtel-Saint-Denis. Un aspetto particolarmente interessante di questo progetto è stata la collaborazione tra le 22 imprese edili, che normalmente sarebbero concorrenti nell’attuazione di un progetto di tale portata. Le società formatrici si sono unite per promuovere la formazione e l’occupazione nel settore dell’involucro edilizio.

Un progetto ambizioso e con requisiti di alta qualità

Questa copertura, con una superficie di oltre 12’000 m², rappresenta il progetto privato più grande mai realizzato da persone in formazione. Nessuno degli apprendisti ha voluto lasciarsi sfuggire questa esperienza pratica e questa sfida (parte integrante della formazione). Le giovani persone in formazione hanno potuto mettere in pratica le conoscenze acquisite per un totale di diverse migliaia di ore di lavoro in un ambiente lavorativo a condizioni eque.

Un bilancio eccellente dal punto di vista ecologico

Il sistema impiegato è un vero e proprio esempio di innovazione ecologica. Tutti i prodotti impermeabilizzanti e isolanti sono stati fabbricati utilizzando materiale riciclato al 100%. Grazie al lungo lavoro di ricerca e sviluppo dei team swisspor, il bilancio ecologico risulta migliore del 30% rispetto ad altri sistemi comunemente impiegati.

Sostenibilità sotto ogni aspetto

Questo progetto è completamente sostenibile sia a livello sociale che economico e ambientale, poiché non promuove unicamente la formazione professionale, bensì anche la retribuzione equa degli apprendisti e l’utilizzo di materiali di alta qualità e rispettosi dell’ambiente.